The Net – Gioco di Squadra: intervista a Alberto Paradossi (Vincenzo Tessari)
Su Rai 2 sbarca da martedì 20 dicembre 2022 The Net – Gioco di Squadra: in questa intervista a Alberto Paradossi, scopriamo di più sul protagonista Vincenzo Tessari e sul progetto. The Net – Gioco di Squadra, infatti, non è solamente una serie. Si tratta di uno di tre capitoli a cui lavorano a sei mani tre Paesi: Italia, Austria e Germania. The Net – Gioco di Squadra ha un respiro internazionale essendo un tassello di una collana di serie televisive, di nome The Net. La serie italiana, quella austriaca e quella tedesca sono comprensibili e fruibili in modo a sé stante, ma sono collegate. I punti di contatto sono il tema – il calcio – e il ponte costituito da alcuni personaggi chiave che appaiono in tutte e tre le serie.
Trovi il video con l’intervista completa a Alberto Paradossi (Vincenzo Tessari) all’inizio di questo articolo.
Alla ricerca dell’equilibrio tra la corsa e lo stare immobili
All’inizio di The Net – Gioco di Squadra – come ripercorriamo in questa intervista a Alberto Paradossi – il personaggio di Vincenzo Tessari parla di un sogno. Spera di imparare a trovare un equilibrio tra quando bisogna correre e quando bisogna stare fermi. È chiaramente una metafora calcistica, ma può essere anche applicata alla vita. Vincenzo Tessari è ancora alla ricerca, ma Alberto Paradossi ha raggiunto questo equilibrio? “Non ancora! Mi sto muovendo per capire soprattutto quando fermarmi perché correre è facile. [Per] fermarsi bisogna avere più consapevolezza”, ammette l’attore.
Condivide con noi l’idea che sia “una metafora calcistica che vale per tutto e non è semplice.” In merito a The Net – Gioco di Squadra, nel corso dell’intervista Alberto Paradossi, spiega meglio il punto. “Già che un personaggio come Vincenzo Tessari si sia posto il problema, il quesito, il dilemma vuol dire che – comunque – un briciolo – per quanto non possa sembrare ma un briciolo – di maturità, un barlume, una speranza ce l’ha anche lui.” Del resto, esiste una sorta di legge degli attori, chiamati a tifare per il proprio personaggio, senza giudicarlo mai.
La solitudine di Vincenzo Tessari lo fa sprofondare nei vizi
Per il ruolo che ha Vincenzo deve anche aggiudicarsi delle giovani promesse del calcio. Tuttavia nel primo episodio sembra essere stato un po’ truffato, quando si aggiudica tre giocatori. È questa la sua più grande debolezza? In realtà, parlando di The Net – Gioco di Squadra, in questa intervista Alberto Paradossi, scava più a fondo. “Vincenzo è cresciuto in un ambiente dove non c’è comunicazione, molto impostato, in questa famiglia ricchissima, dove ognuno ha il suo ruolo. Quindi è una persona molto sola e nella solitudine, nella mancanza, è sprofondato nei vizi che ha. Si è lasciato truffare.” Proprio per questo “è poco considerato, non solo dal padre, ma anche dalle altre persone che orbitano all’interno della società e della famiglia.”
In che senso il calcio è diventato Wall Street
Una delle scene che ci ha colpito di più del primo episodio è quella in cui – a fronte dell’acquisto di tre giocatori – in realtà, uno gli viene dato in “omaggio”. Questa scena – per quanto “portare a casa un giocatore” sia una terminologia che si usa in ambito calcistico – è forte. Sembra che le persone possano essere comprate, vendute, regalate. Stando al nostro giudizio, quella scena può essere letta anche a un livello sociologico. Non è un caso che il ragazzino in questione sia di colore, senza delle radici, senza una famiglia impostata.
Quel passaggio si inserisce all’interno di un contesto più ampio. Raccontando The Net – Gioco di Squadra, in questa intervista Alberto Paradossi, parte dalle riprese. “A livello proprio di percezione siamo andati a girare in Kenya. Io non ero mai stato in Africa. Vieni veramente da un altro mondo. Per quindici ore hai un senso di colpa ‘europeissimo’. Ti senti ‘colono’. Purtroppo, ragazzi, non c’è niente da fare.”
Ampliando lo sguardo, condivide con noi una grande e triste verità. “Tutto ha un prezzo nel calcio, purtroppo. Il calcio ha perso quella narrazione, che ti faceva affezionare, ma è diventato Wall Street. Quindi, addirittura, procuratori che preferiscono investire all’estero perché meno tassato.”
“Il calcio è l’unica religione che non ha atei”, citando Eduardo Galeano
Infatti, The Net – Gioco di Squadra fa emergere anche il marcio che c’è nel mondo del calcio. Tuttavia, questa serie può essere veicolo di un messaggio prezioso. “Che lo sport in generale – qui si parla del calcio, ma – esiste con la partecipazione e la condivisione. Il personaggio preferisce scendere di categoria che rimanere all’apice, il mio.” Queste sono parole di Alberto Paradossi, che non si sbilancia (“Non voglio fare spoiler!”). Il punto è che non si deve mai perdere l’umanità. “Abbiamo perso un po’ di vista cos’è sport e che cos’è calcio.”
The Net – Gioco di Squadra è una serie che può essere apprezzata anche da chi non ama il calcio. Il calcio “è un mezzo che ti porta poi a parlare di relazioni umane”. Alberto Paradossi cita “una bellissima frase di Eduardo Galeano in un libro che dice: ‘Il calcio è l’unica religione che non ha atei’. Accende, divide e unisce i peggiori nemici. È un ribaltamento continuo”. Come la vita.
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