This Time Next Year, dal 14 novembre al cinema
This Time Next Year è la rom-com diretta da Nick Moore, regista e montatore britannico di Notting Hill (1999), About a Boy – Un ragazzo (2002), Love Actually – L’amore davvero (2003) e Il sapore del successo (2015); in questo articoli seguirà una recensione del film in uscita il 14 novembre al cinema.
L’opera è dell’adattamento cinematografico di This Time Next Year (2020), romanzo best-seller della scrittrice inglese Sophie Cousens, che si è anche occupata della sceneggiatura del film. Gli interpreti principali sono Sophie Cookson (Kingsman: Secret Service) e Lucien Laviscount (Emily in Paris). This Time Next Year è prodotto da BlackBox Multimedia, Night Train Media e in Italia è distribuito da Notorious.
Minnie Cooper (Cousens) sa con certezza due cose: che il suo compleanno, che cade il primo giorno dell’anno, è sfortunato; e che la causa di tutto è Quinn Hamilton (Laviscount), che non ha mai incontrato. Le loro madri li hanno partoriti nello stesso ospedale subito dopo la mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno, ma Quinn è comparso su tutti i giornali per essere stato il primo bambino nato a Londra nel 1990 e a lui è andato il tradizionale premio in denaro. Come se non bastasse, ha ottenuto anche il nome destinato a Minnie.
Quando lei si imbatte casualmente in Quinn a una festa di Capodanno, si con- vince più che mai che la fortuna abbia continuato a favorirlo: lui è diventato un affascinante imprenditore di successo, mentre lei sta seriamente rischiando di finire sul lastrico e perdere tutto ciò che ha. Ma se Quinn e Minnie appartengono a mondi tanto diversi, perché continuano a incontrarsi e le loro vite intrecciarsi? E perché ogni volta sentono quella irresistibile attrazione, come se una misteriosa forza unisse i loro destini?
This Time Next Year, una rom-com britannica molto emotiva
Fin dalle prime immagini, This Time Next Year ci regala una cartolina di Londra sotto le feste natalizie ed è uno spettacolo visivo. Che voglia di tornarci. Il film seguirà le regole del genere commedia romantica anni ’90. Più volte anche citate esplicitamente. Con il passare dei minuti è sempre più evidente che gli stilemi e i punti cardini ci sono tutti, messi al punto giusto. Minnie e Quinn si ritrovano e all’inizio lei lo odia. Lui prova subito una certa attrazione verso questa ragazza che è un mix da Renée Zellweger e Keira Knightley all’inizio degli anni 2000. Dall’altra parte, l’attrazione fisica per Lucien Laviscount da parte di Minnie e delle sue amiche è – giustamente – evidente e ben giocata con lo spettatore. Sappiamo tutti che Alfie è amato da tutti, anche per il suo fisico statuario che ci viene mostrato diverse volte.
Minnie deve fare i conti con la sua vita e le sue maledizioni, inculcate nel cervello da bambina, probabilmente da sua madre. Dall’altro lato la vita di Quinn non è così perfetta come immagina Minnie. Vive di ansie estreme, anche lui in seguito ad un rapporto particolare con sua madre dopo l’abbandono del padre. Insomma, se vi aspettate una rom-com di sole risate non è proprio questo il caso, ma il sorriso c’è e arriva sempre nel momento più giusto. Minnie e Quinn si inseguono, diventano amici, si esprimono frasi perle da mettere sul frigorifero come “il sesso rovina le amicizie”. Intanto, intorno a loro si delineano delle sottotrame che alimentano la riuscita del film.
In primis il rapporto tra le due madri, la radice da cui tutto ha inizio. Connie (Monica Dolan), la madre di Minnie e Tara (Golda Rosheuvel, Bridgerton), la madre di Quinn si sono conosciute in ospedale e da quella volta non si sono più viste, ma il ricordo di una per l’altra è rimasto vivo per anni. Il loro rapporto e riavvicinamento sono l’elemento più emotivo, sincero che vi farà commuovere e piangere per tematiche molto profondo per una semplice rom-com.
Non una rom-com come le altre
A spezzare il ritmo ogni tanto ci sono i personaggi, aiuti panettieri e amiche di Minnie, Fleur (Charlie Oscar) e Bev (Keale Settle). La prima con le sue uscite ciniche, capelli azzurri e stile totalmente britannico rivoluzionario da chi frequentava Camden Town negli anni 70, mentre Bev con le sue idee ambientaliste, filosofiche che spezzano la trama permettendo alla vena comica di esplodere.
Lucien Laviscount è un protagonista quasi perfetto. Mentre, Will Hislop (Greg) continua il suo lavoro costantemente divertente come il fidanzato s*****o. Ci sono tutti gli elementi commoventi che coinvolgono famiglia, carriera, degli alpaca e tanti ostacoli tra Minnie e Quinn che devono essere superati prima di sfociare nel loro amore predestinato dalle stelle. Una chimica che funziona, ma che fatica ad esplodere per colpa di problemi derivanti dall’ansia famigliare, dall’ansia lavorativa e da una maledizione verso il Capodanno che sembra essere parecchio diffusa. Dove sta scritto che a mezzanotte ci si deve baciare per forza?
Le torte, le vere protagoniste del film
In This Time Next Year non vedrete scene super hot con fisici in bella vista in stile Tutti tranne te. Qui i veri protagonisti sono i dolci, nel vero senso della parola. Le torte di Minnie e della sua attività sono al centro della storia e della relazione con Quinn fin da subito. Proprio il ragazzo aiuta Minnie a fare delle importanti consegne e la loro comunicazione per buona parte del film è caratterizzata dalla presenza di torte. Nel vero senso del termine, dato che come guarnizione le torte presentano messaggi come lettere di scuse o di auguri.
Col passare del tempo, è innegabile che Minnie e Quinn vogliono strapparsi i vestiti a vicenda, ma c’è sempre qualche intoppo. Se cercate la commedia focosa, calda ad esplosioni nucleari non è proprio questo il tipo. Qui siamo in una rom-com britannica con dei momenti fuorvianti, ma così folli da risultare humor inglese, che li accetti e va bene così. Metafore che usano il linguaggio del videogames con vibrazioni millenial che sono sempre di casa in questi film sui trentenni.
Se cercate un’amabile commedia romantica con velature emotive di contorno ad arricchire il dolce, siete nel posto giusto.
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