Tutankhamun è una serie tv inglese. Per la regia di Peter Webber (La ragazza con l’orecchino di perla e Hannibal Lecter – Le origini del male) racconta, romanzandola, la storia realmente accaduta in merito al ritrovamento della tomba del faraone Tutankhamun. Tutankhamun, miniserie in quattro episodi trasmessi su ITV nel Regno Unito, è ora disponibile in streaming su Serially in italiano.
“La gente perde le cose e se ne dimentica. E se anche una tomba fosse stata perduta e dimenticata?”
Lady Evelyn Carnarvon a Howard Carter
Le serie storiche corrono un grosso rischio: cadere nella trappola del “già visto”, ma Tutankhamun riesce a non cascarci egregiamente. In generale, un adattamento televisivo che racconti vicende tratte da una storia vera, gioca sulla linea sottile della familiarità e della scoperta. Questo non è un documentario. I veri pezzi forti di Tutankhamun, a nostro avviso, sono due.
Il primo è l’ambientazione: non servono minuti, basta qualche secondo per catapultarvi in Egitto nel 1905 nella Valle Dei Re e questo risultato è frutto di grande maestria narrativa. I lavori procedono senza sosta. Guida gli scavi Howard Carter (Max Irons), che viene avvisato del fatto che c’è una porta. Cosa ci potrebbe essere dall’altra parte?
Potrebbe essere, finalmente, il grande ritrovamento che aspettano? Sembra che non si nasconda niente di interessante e la frustrazione dello storico è palpabile. Carter non esita a colpire un Duca francese per la sua prepotenza. Compromette il delicato equilibrio di favori che gli consente di condurre le promettenti ricerche, tanto che gli viene revocata la licenza.
Già allora è convinto che nessuno scoprirà niente di più stupefacente di quello che c’è nel deserto d’Egitto. Ecco che emerge il secondo punto di forza della serie tv: la caratterizzazione dei personaggi. Dai protagonisti ai meno rilevanti, non vi annoierete e prestate attenzione perché saranno tutti sempre pronti a stupirvi.
Passano due anni dagli eventi che vi abbiamo riportato: Maggie Lewis (Catherine Steadman), una stimata archeologa americana incaricata degli scavi in Egitto, prende in seria considerazione la parola di Howard, ma i due non sembrano andare sempre d’accordo… E tenete gli occhi aperti fino alla fine perché un bacio potrebbe non escludere un tradimento, non solo in campo amoroso.
È Lord Carnarvon a guidare gli scavi adesso, ma sembra un timoniere che non ha mai preso un timone in mano. Non segue i consigli degli operai: perché perdere tempo a mappare la zona? Lord Carnavor non ha mai condotto una spedizione archeologica. Gli serve un aiuto. Nonostante sessanta scavi, non ha nulla da mostrare…
A parte quello che definisce “uno straordinario sarcofago per gatti”, mentre si confronta proprio con Howard Carter che – dopo qualche tempo – torna con tutta la sua passione per l’archeologia sul campo. La tecnica del Lord non è la migliore: la “metodologia scientifica” non è un orpello. Non è un passatempo per non annoiarsi a causa di una gamba rotta dopo un incidente in auto (ogni riferimento a cose o personaggi non è puramente casuale).
“Non trovare assolutamente niente stuzzica l’appetito” per Lord Carnavor che anela a una grande scoperta. Non si rende conto di quanto sia difficile, per quanto apprezziamo la sua massima come stile di vita. Per Carter ogni ritrovamento è un dono e sa apprezzare la bellezza anche nei piccoli oggetti. Maggie è molto più pragmatica: scavare non è un gioco, non è che chi cerca trova un tesoro per forza. La donna sprona l’archeologo a impegnarsi sul serio. Non può affidare il suo futuro e la sua carriera a un volubile magnate con una gamba malfunzionante.
Qual è il vero faro in un mare di frustrazione per Carter? La convinzione che una coppa ritrovata durante gli scavi appartenga al giovane Tutankhamun. Carter sa essere un’abile guida tra le meraviglie egizie nascoste per Evelyn (Amy Wren), la figlia di Lord Carnarvon. Potrà esserlo anche per voi e, fidatevi, vi farà capire quanto sia meraviglioso cercare, andando contro tutti e tutto, senza stancarsi di sperare.
Howard è uno studioso fino al midollo e non smette di scavare, anche metaforicamente. Senza fretta ma con pazienza e sagacia, cerca di unire i puntini perché c’è qualcosa che non gli torna e, essendo un uomo di scienza, non può accettarlo.
Carter non ha paura di “tirare alla cieca” in quanto “è comunque un tiro”. Quando tutti pensano che la Valle dei Re sia stata scavata da cima a fondo, illustra a Lord Carnarvon e a sua figlia una teoria che cambierebbe tutto.
Per Carter sarebbe il sogno di una vita (archeologica) trascorsa a non trascurare ogni minimo granello di sabbia. Eppure è incredibile l’esistenza che si mette di traverso al momento… Sbagliato! C’è sempre qualcosa di – effettivamente – più importante: in questo caso, lo scoppio della Guerra Mondiale.
“Spero che tu possa trovare quello che cerchi”, recita il biglietto di Maggie in partenza per l’America dopo essere stata richiamata in Patria. Anche noi ve lo auguriamo. Secondo noi è già su Serially con tutti e quattro gli episodi: un biglietto gratis per l’Egitto!