Di cosa parla Un’altra verità?
Qual è la trama completa di Un’altra verità? Giunge alla conclusione martedì 10 maggio 2022 la miniserie prodotta tra Francia e Belgio trasmessa su Canale 5 dal 27 aprile 2020.
In onda nel corso di tre appuntamenti, due di mercoledì e uno martedì, il pubblico Mediaset ha indagato insieme alla protagonista Audrey (Camille Lou) sul mistero del killer di Biarritz. Così intrigante, ma anche così estremamente plausibile, viene da chiedersi se Un’altra verità non sia ispirata a una storia vera.
Ideata e scritta da Bénédicte Charles e Olivier Pouponneau, insieme al regista Frédéric Berthe, la miniserie sempre disponibile in streaming su Mediaset Infinity racconta del mistero dell’assassino di Biarritz, una storia da ritenersi però del tutto fittizia. Frutto dell’immaginazione dei tre autori, la trama di Un’altra verità non si basa su fatti di cronaca veramente accaduti. Benché siano molte le serie tv ispirate dalla vita di tutti i giorni, in questo caso le vicende sono state del tutto inventate.
Solo uno degli autori ha dichiarato di essersi basato sulle testimonianze di un sopravvissuto per rendere meglio il personaggio di Audrey. Oltre questo, però, il serial killer di Biarritz non è mai esistito.
Un’altra verità trama completa
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La miniserie thriller girata in Francia ha come protagonista un giovane avvocato parigino, Audrey, che nasconde un passato terribile. Unica sopravvissuta di un omicidio di massa da parte del serial killer di Biarritz che le ha strappato la famiglia 16 anni prima, la donna vive portandosi dietro delle ferite e bugie mai confessate. Una di queste, riguarda proprio la notte dell’omicidio, e quando una ragazza viene trovata morta nei Paesi Bassi, Audrey sa che l’assassino è tornato.
Si lancia in un’indagine solitaria, perché nessuno crede che ci sia una correlazione tra quell’omicidio e il caso di 16 anni prima. Sicura di avere la verità dalla sua parte e desiderosa di giustizia, Audrey porta avanti il caso. Sa di aver mentito, quella notte in cui la sua vita è cambiata, e nel tempo la piccola bugia si è trasformata in una spada di Damocle che porta con sé insieme al senso di colpa. Trovare il colpevole significherebbe fare quello che avrebbe dovuto fare la notte dell’estate del 2003.
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