Unlockdown: intervista a Gianluca Leuzzi
“Per i protagonisti di Unlockdown è stata una via di fuga. Sul set hanno potuto condividere tante emozioni creando così la magia di una grande famiglia”.
Queste le parole del regista Gianluca Leuzzi sulla sua esperienza di Unlockdown, la nuova serie per ragazzi in onda dal 16 aprile 2021 in esclusiva su DeAKids. Parliamo di un progetto rivoluzionario con lo scopo di esplorare la nuova quotidianità dei più piccoli ribaltando così il concetto stesso di lockdown.
Tra i protagonisti troviamo Riccardo Antonaci (Jack), Emma Dalla (Michelle), Sebastiano Fighera (Leo), Alessandro Notari (Sam), Margherita Rebeggiani (Martha) e Federica Lucaferri (Lara). Ma cosa succede quando questi sei giovani conoscenti si ritrovano bloccati in casa in una convivenza forzata?
A rivelarlo a noi di Tvserial.it è proprio il regista del progetto Gianluca Leuzzi, ricordato per aver diretto i due film di Me contro Te.
Dopo il successo di Me contro Te, com’è stato tornare sul set in piena pandemia?
“Non era la prima volta per me lavorare durante la pandemia, dato che ho finito le riprese del secondo film di Me contro Te ad agosto dell’anno scorso”, spiega Gianluca Leuzzi durante la nostra intervista su Unlockdown.
“La differenza tra i due progetti” – continua il regista- “è che in Unlockdown si percepisce di più la difficoltà dell’età giovanile di questo momento. Il fatto che in questo periodo della loro vita dovrebbero vivere tutte le emozioni per la prima volta, e invece è come se le stessero rinviando”.
Quali sono stati i tempi di realizzazione di Unlockdown e le difficoltà incontrate?
Per riuscire a raccontare questo momento storico proprio mentre accadeva, il regista ammette di essere andato velocissimo. La pre-produzione di Unlockdown inizia infatti nelle prime settimane di dicembre 2020, mentre le riprese si svolgono a Milano e durano complessivamente un mese.
“L’unica cosa che non siamo riusciti a girare è la fine”- ammette Leuzzi- “dove il lockdown è finito e i ragazzi guardano fuori e c’è una vita normale”.
La verità però, continua il regista, è che la sua scelta stilistica è stata quella di mantenere l’idea di un mondo immaginario invece di collocarlo in una situazione reale. Così facendo, Leuzzi è riuscito a conferire una certa internazionalità al prodotto.
Nonostante quindi le difficoltà e i rallentamenti dettati dall’emergenza sanitaria, il regista si definisce molto soddisfatto del risultato, quello raggiunto grazie soprattutto al talento dei giovani attori.
Tutto questo potrebbe far pensare a una seconda stagione della serie?
“Questo bisogna chiederlo a DeAKids”, ammette il regista dopo la nostra domanda sul futuro della serie. “Diciamo che il risultato finale è piaciuto a tutti e che c’è stato anche un grande ritorno in termini di approvazione, sia dai media che dal pubblico. Fare una seconda stagione per me sarebbe molto bello”.
Questo è l’auspicio del regista alla luce di un’esperienza che gli ha cambiato la prospettiva del futuro facendogli scoprire la strada intrapresa dalle nuove generazioni, ragazzi pieni di interessi e talenti da coltivare a tutti i costi.
Unlockdown è un’esperienza forte, una scoperta del futuro
Unlockdown si conferma quindi una simpatica ma realistica testimonianza del complicato periodo storico che stiamo vivendo, quello in cui le restrizioni si trasformano in un nuovo status delle vite dei ragazzi. Ci si dimentica della libertà e quindi della normalità, come ad esempio potersi abbracciare nei momenti di sconforto. A tal proposito Gianluca Leuzzi conclude la nostra intervista con il racconto di un tenero aneddoto che ha coinvolto Margherita Rebeggiani, qui interprete di Martha, nel corso delle riprese della serie.
“Dopo una scena difficile”- spiega il regista- “ ho abbracciato Margherita per dirle “brava”. Così lei mi ha guardato e mi ha detto: “ma che bello, finalmente un abbraccio”.
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