Viola come il mare 2, chi è il padre di Viola?
Alla fine della quinta puntata della seconda stagione di Viola come il mare, proprio dopo essersi scambiata messaggi con Francesco, Viola sente cedere una gamba. Il malore è l’incipit di una scena che svela una verità. Si scopre in Viola come il mare 2 chi è il padre di Viola.
Leonardo arriva, sulla sua carrozzella, in suo soccorso. La tranquillizza. Le fa bere un po’ d’acqua e le assicura che è una sciocchezza. Si tratta solo di uno spasmo muscolare. Il dolore passa in fretta. Bere tanta acqua e sali minerali possono aiutarla. Fanno benissimo. Inoltre, le consiglia di fare stretching, ogni mattina. Viola è colpita da tutti questi suggerimenti. Come fa a sapere tutte queste cose? Lui non risponde, ma replica che deve farlo proprio bene, mettendo una gamba poggiata sul muro per trenta/quaranta secondi. I dettagli forniti colpiscono Viola, che diventa più insistente: come fa a sapere tutto questo? Nel suo sguardo c’è anche un pizzico di… Paura? Stupore? Mancanza di parole? Il silenzio che ne segue si carica di suspense. Poi Leonardo afferma, semplicemente, di avere la sua stessa malattia. La Vitale piange. Si commuove. Dalla bocca le esce solo un “Tu…”. A questo punto, lui non nasconde più la verità. “Sono tuo padre”.
Leonardo Piazza è il padre di Viola Vitale in Viola come il mare
Viola è sotto shock. Non riesce a capacitarsi di come si sono evoluti i fatti. “Tu mi hai mentito per tutto questo tempo?”, gli chiede con il cuore ferito e gli occhi ancora increduli. “No…”: è una replica in cui si scorge una punta di tristezza. La giornalista, però, alza la voce: “Tu mi hai mentito per tutto questo tempo?”. Urla questa domanda, retorica. Si alza, sconvolta e si alza dai gradini dove si era accasciata in seguito al manifestarsi del dolore alla gamba.
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L’uomo cerca di richiamare la figlia: “Viola!”. Resta fermo a guardarla, mentre lei sistema i suoi effetti personali con una certa (e comprensibile foga). Quello che desidera fare Leonardo è spiegare. La giovane lo guarda, posa gli occhi sulla sua sedia a rotelle. Per un attimo sembra che possa cedere e acconsentire ad ascoltare la storia di suo padre. Poi, invece, si gira e, zoppicando, si allontana.
Mentre Francesco Demir attende, seduto al tavolo del ristorante, Viola si siede sulla riva del mare. “Reagire, lottare, essere coraggiosi per scoprire che oltre quella linea ci può anche essere il buio” è la voce narrante di Viola, che fa calare il sipario sulle lacrime della stessa giovane, sola, mentre si infrangono le onde. “Un buio dal quale, a volte, non è possibile tornare”.
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