Wish, la recensione del film d’animazione che celebra i 100 Disney
Disney riparte dalle sue origini con Wish, il film che celebra i 100 anni di Studios. Dopo il cortometraggio One Upon a Studio, disponibile su Disney+, la celebrazione del centenario raggiunge il suo apice con l’attesissimo lungometraggio al cinema dal 21 dicembre 2023.
Il film è diretto dal regista premio Oscar Chris Buck (Frozen, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Fawn Veerasunthorn (Raya e l’ultimo drago), e prodotto da Peter Del Vecho (Frozen, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones (Encanto). Jennifer Lee (Frozen, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) è la produttrice esecutiva, oltre che sceneggiatrice del progetto insieme a Allison Moore (Notte stellata, Manhunt). Dal 3 aprile 2024, Wish arriva in streaming su Disney+.
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Il film Walt Disney Animation Studios Wish accoglie il pubblico nel magico regno di Rosas, dove la brillante sognatrice Asha esprime un desiderio così potente da essere accolto da una forza cosmica, una piccola sfera di sconfinata energia chiamata Star. Insieme, Asha e Star affrontano un nemico formidabile – il sovrano di Rosas, Re Magnifico – per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di un umano coraggioso si unisce alla magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose.
Quante volte abbiamo chiesto un desiderio ad una stella? E se per una volta quella stella scendesse dal cielo per aiutarci ad esprimere il nostro desiderio?
Wish sembra destinato a essere il tanto atteso ritorno della Disney che ci ha fatto sognare fin da bambini, offrendo al pubblico un’esperienza nuova e accattivante. Gli Studios tornano al formato classico fiabesco con l’introduzione su un libro sfogliato e l’iconica frase “C’era una volta…”. Un racconto di un’eroina, magico e stimolante che pone le basi per un una nuova generazione cinematografica, omaggiando il glorioso passato Disney.
Già come è stato fatto con Elemental, nel nuovo film Wish si utilizzano tecniche d’animazione di prossima generazione dove si fonde brillantemente il classico e il moderno. Il tutto unito ad una narrazione senza tempo. Il risultato è un senso di nostalgia ricco e potente contornato da riferimenti, easter egg e camei ai cartoni d’animazione precedenti. Se Wish omaggia i 100 anni di Disney, bisognerebbe vedere altre 100 volte il film per scovare tutte le apparizioni e le citazioni. Ciascuno degli amici di Asha (per esempio) ha tratti della personalità ispirati ai nani di Biancaneve e i sette nani. Il primissimo lungometraggio d’animazione della Disney, e prossimo adattamento in live-action.
Una fantastica lettera d’amore ai classici Disney
Nonostante le recenti delusioni al botteghino come il live-action della Disney La Sirenetta (2023) e la performance deludente di Indiana Jones e il quadrante del destino di Lucasfilm (2023), la Disney sembra particolarmente fiduciosa con Wish. La pellicola è volutamente un film che racconta una storia in stile classico, con colpi di scena moderni e sviluppi narrativi che mostrano l’evoluzione del tempo, in linea con la società di oggi. In sostanza, anche se Wish riparte dalle basi dell’animazione Disney, riesce a distinguersi e a regalarci qualcosa di mai visto prima.
Seguendo la tradizione, anche Wish presenta tante nuove canzoni in linea allo schema classico con pezzi corali, introspettivi, con animali; tutte scene da musical perfettamente orchestrate. Le canzoni originali sono firmate dalla cantautrice nominata ai Grammy Julia Michaels e dal produttore/cantautore/musicista vincitore del Grammy Benjamin Rice, mentre la colonna sonora è composta da Dave Metzger. In italiano la voce della protagonista è della cantante Gaia, alla sua prima esperienza come doppiatrice, e la sua versione della canzone portante del film “Un sogno splende in me” è pronta a diventare la nuova “All’Alba sorgerò”. Oltre alla vincitrice di Amici, Amadeus interpreta l’adorabile capretta di Asha, Valentino. Michele Riondino presta la propria voce nei dialoghi al potente Re Magnifico.
I sogni sono desideri
Il film suscita nostalgia e presenta una storia del tutto originale che potrebbe riaccendere la magia che alcuni credono sia scomparsa negli ultimi anni.
Asha non è una principessa, è una brillante sognatrice che tiene molto alla sua gente. È determinata a fare ciò che è giusto per Rosas. Un istinto che si presenta in modo particolarmente intenso quando scopre i veri piani del Re per la maggior parte dei desideri in suo possesso. Una volta che le persone condividono i loro desideri con Magnifico, li dimenticano completamente. Asha scopre che tutti i desideri che sono troppo grandi e ambiziosi o che minacciano in qualsiasi modo l’autorità di Magnifico non saranno esauditi. Questo significa che una grande fetta della popolazione di Rosas non vedrà mai i propri sogni diventare realtà, e la parte più triste è che non sanno nemmeno cosa si stanno perdendo.
“I desideri che non esaudisci, potresti semplicemente restituirli”. Magnifico fa sì che le brave persone dimentichino ciò che le rende uniche e speciali, riponendo la loro fiducia in lui. Una mossa astuta che rende il Re un vero cattivo assetato di potere che si ingrandisce distruggendo i sogni altrui. Una caratterizzazione come si deve, che permette in 95 minuti di creare una vera storia d’origine per un nuovo cattivo Disney. Villain maschile con tante venature e riferimenti ai cattivi di Biancaneve o della Bella addormentata nel bosco. Magnifico sembra convinto che i desideri siano soltanto delle idee. Ma in realtà fanno parte del nostro cuore.
Lo straordinario desiderio di Asha – espresso attraverso una canzone – evoca inavvertitamente una singola stella, Star. Una sfera di energia che incarna la speranza, la luce, l’ottimismo, la creatività e l’immaginazione: tutto quello che Walt Disney rappresenta per lo studio. La stella non è un personaggio che scende giù dal cielo e risolve tutto, ma ispira Asha a pensare in modo diverso
Wish è la perfetta celebrazione dei 100 anni Disney e sorprenderà il pubblico, per un tema molto più ricco di quanto ci si possa aspettare. Dopotutto siamo tutti padroni dei nostri sogni, e nessuno può privarci la possibilità di averli dentro di noi. Nella speranza futura che un giorno questi desideri si possano avverare.
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