Wonka, il nuovo e attesissimo comfort movie natalizio con Timothée Chalamet
Dopo anni di rinvii, arriva finalmente al cinema l’attesissimo film Wonka, con protagonista la star indiscussa degli ultimi anni Timothée Chalamet. Prima del film di Natale Disney Wish, il 14 dicembre Wonka sarà nelle sale cinematografiche italiane.
Basato sullo straordinario protagonista de La Fabbrica di Cioccolato, il romanzo per bambini più iconico dell’autore Roald Dahl nonché uno dei libri per bambini più venduti di tutti i tempi, Wonka racconta la meravigliosa storia di come il più grande inventore, mago e cioccolataio del mondo sia diventato l’amato Willy Wonka che conosciamo oggi. Scritto e diretto da Paul King, sceneggiatore e regista dei film di Paddington, prodotto da David Heyman, produttore di Harry Potter, Gravity, Animali fantastici e Paddington, e da Alexandra Derbyshire (i film di Paddington, Jurassic World: Dominion) e Luke Kelly (Le Streghe).
Dopo pochi minuti di visione del nuovo film Wonka, si ha la sensazione di vedere un prodotto già visto, ma non perché copiato, ma per il senso di calore, accoglienza per quello che diventerà un classico comfort movie di Natale. Warner Bros porta in sala un musical – anche se non troppo pubblicizzato come tale – che mostra in primis la bravura del suo protagonista. Timothée Chalamet è brillante, genuino e maestoso. Canta, balla, si muove con movenze quasi surreali regalandoci un’interpretazione tutta sua di un personaggio iconico come Willy Wonka, già raffigurato da due grandi interpreti come Gene Wilder e Johnny Depp.
Sebbene Willy Wonka sia un personaggio indimenticabile nei libri di Dahl e nel film, il suo passato e la sua vita personale sono rimasti in gran parte avvolti nel mistero. Qui è dove il film del 2023 si differenzia, fornendo una narrazione originale che cerca di completare la storia generale di Willy.
Un perfetto comfort movie di Natale
Probabilmente, la strada più ovvia sarebbe stata raccontare come Willy Wonka ha costruito la sua fabbrica e persuaso gli Umpa Lumpa a lavorarci, ma gli autori hanno preso una direzione tutta loro. Wonka è il racconto di come il giovane sognatore Willy (Timothée Chalamet) cerca di aprire una cioccolateria in una città fittizia (un po’ britannica, un po’ americana, un po’ europea continentale) in un periodo temporale immaginario (un po’ vittoriano, un po’ metà del XX secolo). Ma i suoi sforzi sono ostacolati da Arthur Slugworth (Paterson Joseph), Prodnose (Matt Lucas) e Ficklegruber (Mathew Baynton), i tre uomini d’affari menzionati nel romanzo di Dahl come i concorrenti che hanno rubato le ricette di Wonka.
Tre viscidi snob, che corrompono un capo della polizia goloso di cioccolato (Keegan-Michael Key) per cacciare l’invadente Wonka dal loro territorio. Arrivato in città, dopo una bella canzone di apertura da sognatore, Willy è costretto a lavorare in una lavanderia da due grotteschi personaggi dickensiani interpretati da Tom Davis e Olivia Colman (una perfetta Signorina Trinciabue di Matilda sei mitica). Ci sono tutti gli elementi per una classica fiaba di Natale. Willy non è solo, trova un’amica e compagna in Noodles (Calah Lane) e negli altri abitanti della casa lurida, costretti a lavorare alla lavanderia. Si infiltrano in una zoo per mungere una giraffa e in un covo segreto sotto una cattedrale gestito da un prete corrotto, interpretato da Rowan Atkinson. I villain cadono in quella che viene definita una “corruzione cioccolatosa”. Totalmente in contrasto con l’idea dell’esotico fabbricante di cioccolato, di portare gioia nel mondo con i propri dolci.
“Pure Imagination”
La magia e il cioccolato spesso coesistono, così come la condivisione con le persone giuste. Willy ha girato il mondo per scoprire la ricetta migliore, nella speranza, un giorno, di ricevere in dono il segreto che sua madre le ha promesso di rivelargli. L’arrivo di Wonka in città non inizia nel migliore dei modi. Nonostante la sua incredibile positività di fare successo e tanti soldi, scoprirà presto dell’esistenza di un vero “Cartello del cioccolato”. La città lo accoglie con una multa per il divieto di “fantasticare cantando”. Di fatto, il leitmotiv trainante del film è legato all’iconica canzone “Pure Imagination” del film del 1971.
Il film Wonka è una magia di tavolozze di color arcobaleno che unisce frammenti di Mary Poppins, Sweeney Todd e Oliver Twist. In aggiunta, le musiche di Neil Hannon e le coreografie sono orchestrate al punto giusto con un leggero calo nella parte centrale della storia, forse un classico di tutta la cinematografia degli ultimi anni. Note a margine, probabilmente sarebbe stato meglio lasciare le canzoni in lingua originale, soprattutto per sentire l’iconica “Pure Imagination” cantata da Chalamet.
Hugh Grant rischia di rubare tutta la scena
Si sapeva già, ma Hugh Grant rischia di rubare tutta la scena nel ruolo di Umpa-Lumpa. Altezzoso e presuntuoso, ferreo membro del suo clan con tribali-musicali storici (“Non posso fermarmi ora, sono entrato nella danza”). Peccato che con i trailer ci siamo bruciati la maggior parte delle scene in cui appare Grant, ma il suo sguardo severo è magnetico e perfettamente in contrasto con Chalamet. Ad ogni modo, CGI impeccabile nel raffigurare l’attore di Nothing Hill nel piccolo ometto arancione con i capelli verdi.
Il regista Paul King ha affermato che il film è stato concepito come un capitolo mancante dalla narrazione di Wonka, offrendo una visione mai vista prima delle avventure del produttore di cioccolato. Wonka è a tutti gli effetti un’opera originale che può offrire un nuovo sguardo sul personaggio. In questo, non è da escludere che l’universo creato da Dahl possa espandersi ulteriormente. Ci sono un po’ di domande che necessitano risposta.
Cosa è successo a Willy da giovane per trasformarlo nella figura adulta un po’ ambigua, persino sinistra, vista nel film di Tim Burton? Questo Wonka del 2023 non risponde a questa domanda, e Willy è semplicemente davvero gentile. Fine della storia.
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