Work In Progress arriva su NOW TV
Work In Progress: debutta giovedì 10 dicembre la comedy creata da Abby McEnany e Tim Mason su NOW TV in streaming nel nostro Paese.
Celebrità nella scena della comicità d’improvvisazione di Chicago, McEnany e Mason hanno scritto Work In Progress assieme a Lilly Wachowski, che con la sorella Lana è responsabile di successi come la trilogia di The Matrix e la serie televisiva Sense8.
L’esordio americano è avvenuto poco più di un anno fa: l’8 dicembre 2019 Work In Progress arrivava su Showtime, la rete americana via cavo che trasmette successi come Shameless, Billions, Black Monday e City on a Hill.
Protagonista della serie è McEnany nei panni di una versione amplificata di sé stessa. La quarantacinquenne Abby si definisce una “Fat, queer dyke” (termine derogatorio di cui la comunità lesbica e queer americana si è riappropriata) di Chicago. Le sue sventure la condurranno a stabilire una relazione che la cambierà per sempre.
Di cosa parla Work In Progress
Definita una commedia “unicamente umana”, Work In Progress si sofferma sulla vita di Abby, un guazzabuglio di depressione, sindrome ossessivo-compulsiva, queerness e ansia. Abby vive in un costante stato di crisi perenne e silenziosa, nonostante sia dotata della grande abilità di conquistare chiunque le stia intorno grazie al suo umorismo auto-ironico e alla sua personalità che ispira tenerezza.
Quando sua sorella Alison (Karin Anglin, Proven Innocent), una donna che vive nei sobborghi agiati di Chicago, decide di sistemarla, Abby si ritroverà a fare la conoscenza di Chris (la guest star Theo Germaine, visto in The Politician), un uomo trans più giovane e sessualmente avventuroso.
Questo incontro cambierà la vita di Abby, che sarà portata a cambiare il modo in cui pensava alla propria identità e al proprio valore intrinseco. La donna arriverà a rivalutare le proprie scelte e persino ad affrontare colei a cui attribuisce le proprie sfortune, ovvero Julia Sweeney (che appare nei panni di sé stessa). Con l’aiuto della sua arguta migliore amica Campbell (Celeste Pechous), Abby cercherà di farsi strada nel mondo contemporaneo degli incontri, tra incidenti di percorso in terapia, colleghi maleducati e molto altro.
Sono poche le serie del mainstream che hanno portato sullo schermo il mondo queer e le sue comunità meno rappresentate, tra cui quella trans, raccontando sottilmente anche il tema dell’ageism.
Work In Progress ci riesce grazie al talento di Abby McEnany e alla scrittura di Lilly Wachowski, che stabiliscono una cifra stilistica chiara sin da subito allo spettatore.
La vita di una donna lesbica e queer non giovane e smart come quelle di The L Word: Generation Q, un amore che trascende le convenzioni legate all’identità di genere, alla sessualità e persino all’età: quello tra Chris e Abby è uno dei cosiddetti “June–October Romance”, ovvero le sintonie che nascono tra due persone separate da un certo gap anagrafico.
Sono produttori esecutivi della serie McEnany, Mason e Wachowski, coinvolti anche in qualità di co-showrunner. Tim Mason è il regista della prima stagione.
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