Zero, la parola ad Haroun Fall, Madior Fall e Richard Dylan Magon
Difficile non lasciarsi conquistare da Zero, la serie originale Netflix al debutto mercoledì 23 aprile. Scritta da Antonio Dikele Distefano, dal cui romanzo “Non ho mai avuto la mia età” è tratta, la serie è creata da Menotti (Lo chiamavano Jeeg Robot).
A metà strada tra la commedia e il genere supereroistico, Zero porta sullo schermo il primo ragazzo nero italiano con superpoteri. Omar (Giuseppe Dave Seke) sogna di lasciare il Barrio, versione immaginaria della Barona milanese, per realizzare il suo sogno: diventare un fumettista di manga giapponesi.
Una vita passata ai margini, quella di Omar, che sarà stravolta quando il giovane scopre di poter diventare invisibile. Invece che usare questa dote per levarsi di torno e cominciare una nuova vita in Belgio, Zero, questo il nome che adotta, ricorrerà ai suoi poteri per lottare in difesa del suo Barrio. Insieme a lui, un gruppo di amici che lo faranno sentire, per la prima volta, a casa: Sharif, Innocent e Momo, insieme a Sara (la meravigliosa Daniela Scattolin).
“Cosa mi accomuna a Sharif? L’impulsività, senz’altro, ma a differenza sua non sono consumato dal rancore per la mia famiglia” racconta Haroun Fall, interprete di Sharif e diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Dall’esperienza di Zero, Fall ha imparato a riflettere, prima di agire: “Altrimenti poi se ne pagano le conseguenze” ammette l’attore.
“Quella di Inno è una situazione purtroppo molto diffusa” rivela Madior Fall, al suo debutto nella recitazione dopo aver lavorato per anni come modello. Il suo personaggio si scontra con la burocrazia italiana e le lungaggini che gli impediscono di ottenere quei documenti che gli apriranno le porte ad una carriera nel calcio professionistico.
“Sono nato in Italia” ribadisce con frustrazione alla dipendente comunale, la quale non può fare nulla per lui, purtroppo. Mentre la scena politica continua a dibattere sullo ius soli, le vite di giovani italiani come Innocent restano appese, e con esse i loro sogni e le loro aspirazioni. “Mi auguro che la visibilità che diamo a questo tema nella serie si riveli utile” dice Madior Fall.
“Momo è un cucciolone, non puoi non amarlo: in lui ho messo le parti più amabili del mio carattere” racconta Richard Dylan Magon. L’interprete di Momo ha rivelato che, prima di decidere di farsi avanti per i provini di Zero, lavorava in fabbrica e non aveva alcuna esperienza pregressa nel mondo dello spettacolo. Se potesse avere un superpotere, quale sarebbe? “Viaggiare nel tempo, così giro il mondo e studio un po’ di storia” risponde, con la battuta pronta, Dylan.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Haroun Fall, Madior Fall e Richard Dylan Magon riguardo all’esperienza di Zero, disponibile dal 21 aprile su Netflix.
Qui trovate l’intervista con l’autore della serie Antonio Dikele Distefano e il protagonista Giuseppe Dave Seke, interprete di Omar.
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